ULTIMA ORA:
Post title marquee scroll

Nuova Zelanda. A lezione di turismo sostenibile dai Maori

Condividi questo articolo:

Prendere un aereo, arrivare fino all’altra parte del mondo, dove vivono i “maori” e osservarne da vicino la cultura, mangiando i loro cibi e visitando le loro fattorie. Portando con sé un dono: la spesa per un albero che, per ogni turista, sarà piantato nella zona visitata e successivamente monitorato da severe leggi governative. Il sistema turistico ecosostenibile della Nuova Zelanda è una vera e proprio filosofia, per rendere una terra incontaminata sempre più verde.

Andare agli antipodi del globo, vivere da vicino la cultura del luogo, mangiare prodotti locali, dormire nelle fattorie dei contadini e “ripagare” il costo della visita acquistando un albero e piantandolo sul luogo. Il turismo ecosostenibile “made in New Zealand” ha uno scopo ben preciso: far conoscere al mondo la cultura “maori” e mantenere intatte le prerogative naturali della zona, permettendo ai viaggiatori di godere a 360 gradi della vita del posto. Di pari passo, però, con la conservazione delle proprie tradizioni. La “Coast to coast tours” di Auckland ha impostato un pacchetto turistico che incarna perfettamente questa filosofia. L’impatto dei flussi turistici è ridotto al minimo perché chi arriva è integrato perfettamente nello stile di vita del posto. E poi contribuisce, con l’acquisto e l’impianto di un albero che sarà protetto da severe leggi governative (oltre a essere rigorosamente schedato), a rendere il territorio sempre più “verde”. Un metodo infallibile per preservare i valori di una civiltà distante da noi migliaia di chilometri e la soluzione più efficace per arrivare a dire di aver vissuto davvero la cultura “maori”.

Questo articolo è stato letto 471 volte.

maori, new zeland, nuova zelanda, turismo, viaggi

Comments (7)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Ecoseven è un prodotto di Ecomedianet S.r.l. Direzione e redazione: Lungotevere dei Mellini n. 44 - 00193 Roma
Registrazione presso il Tribunale di Roma n° 482/2010 del 31/12/2010.redazione@ecoseven.net