Mai più petrolio in mare grazi a questa nuova tecnologia

Condividi questo articolo:

Un sistema speciale per rilevare l’esatta posizione e le giuste dimensioni delle perdite di idrocarburi nell’oceano

Esiste un futuro, da qualche parte, nel quale i combustibili fossili non saranno più la principale fonte di energia; un futuro nel quale non si dovrà pompare petrolio dal fondo dell’oceano e nel quale, quindi, non ci si dovrà preoccupare degli eventuali sversamenti possibili intorno a tutte le piattaforme petrolifere mondiali. Ma purtroppo quel futuro, per il momento, non è qui: non ci appartiene ancora.

Sono molte le tecnologie che, nel tempo, sono state sviluppate per ripulire le fughe di questo combustibile, ma il primo ostacolo davanti al quale si trovano anche i sistemi più efficaci è il rilevamento degli inquinanti chimici nell’oceano, che deve essere rapido e preciso per ridurre al minimo i danni, tenendo sotto controllo il propagarsi della contaminazione marina.

È per questo che i ricercatori dell’Università Politecnica di València hanno progettato un sistema intelligente di sensori che consente l’individuazione immediata di rifiuti tossici, gasolio e idrocarburi in generale e la loro conseguente delimitazione. Dopo i test in laboratorio, gli scienziati hanno assicurato che questi sensori sono in grado di rilevare gli inquinanti chimici anche in piccolissime concentrazioni e mapparne la diffusione e l’esatta posizione. 

I sensori vengono integrati in alcuni dispositivi che si possono implementare in qualsiasi specchio d’acqua fluttuante: utilizzando degli algoritmi intelligenti, essi sono capaci di muoversi in maniera indipendente per trovare il perimetro della fuoriuscita in corso. Una volta acquisite le informazioni, i sensori le comunicano ai ricercatori in tempo reale, in modo che venga creata una mappa per facilitare il posizionamento. 

Un sistema come questo sarebbe di fondamentale importanza per la salute degli organismi oceanici e degli esseri umani perché, oltre a facilitare la pulizia marina, porterebbe anche a rilevare l’evento molto prima della sua diffusione, aiutandone il contenimento.

 

 

Questo articolo è stato letto 16 volte.

mare, perdite, petrolio, sensori, valencia

Comments (3)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Ecoseven è un prodotto di Ecomedianet S.r.l. Direzione e redazione: Lungotevere dei Mellini n. 44 - 00193 Roma
Registrazione presso il Tribunale di Roma n° 482/2010 del 31/12/2010.redazione@ecoseven.net