ULTIMA ORA:
Post title marquee scroll
Peste suina, Cia: "Flop piano contenimento cinghiali e allevatori lasciati soli, ora è allarme export prosciutto"-Biennale Arte, Fürstenberg Fassio: "Banca Ifis nell'arte grazie a scultura contemporanea"-Milano, violenze su bimbe di una scuola materna: maestro arrestato-Ue, Meloni: "Spero che a giugno sia diversa"-Ecco Agenda, nel board l'ex guru di Obama e esponenti Pd: un milione da fondazione vicina a Soros-Fondazione Fair: "Avere anche in Italia modello condiviso di ricerca e studio su gioco responsabile"-Classifica pay-tv di Altroconsumo di oltre 23 mila consumatori, Disney+ e Netflix le più amate-Aperti cancelli 5°edizione Gic, giornate italiane calcestruzzo Italian concrete days-Argentina, Fiorucci (Roma Tre): "La memoria deve diventare militante"-Distrutti 5mila embrioni in vitro a Gaza City: “Il prezzo invisibile della guerra”-Malattie rare, Fianchi (Gemelli): "Anemia emolitica autoimmune colpisce più il Nord"-Ordine ingegneri, Gaggeri (Project management): "Project manager e Bim siano sinergici"-Malattie rare, Cittadinanzattiva: "Anemia emolitica autoimmune in rete associazioni"-Edilizia, Bertella (Bim): "Accompagniamo mondo costruzioni nella trasformazione"-Edilizia, Ciocca (Lega): "Europa inietti risorse per digitalizzazione"-Biennale Arte, 'Ifis art': progetti Banca Ifis per valorizzare cultura e creatività-Anemia emolitica autoimmune, un diario con storie pazienti e caregiver-Edilizia, Micele (Vvff): "Correlazione tra incendi e aree criticità sociale"-Edilizia, Luraschi (PoliMi): "Per anni, antincendio visto solo come una tassa"-Manageritalia, corso on-line per migliorare l'indipendenza economica delle donne

Di verde in meglio, un cambiamento culturale merito della comunicazione

Condividi questo articolo:

In futuro non esisterà più il concetto di idee verdi o di tecnologia verde, ma esisterà solo il concetto di fare meglio o produrre meglio qualcosa. In questo il ruolo della comunicazione e del marketing sarà fondamentale

 

Spesso trascuriamo il fatto che la comunicazione ricopra un ruolo fondamentale per l’affermazione di idee, culture, prodotti sostenibili. Molte imprese infatti si rivolgono allo studio, all’ideazione e allo sviluppo di prodotti ecologici ed ecosostenibili senza dare il giusto risalto al proprio operato attraverso un piano di comunicazione organico ed efficace.

Le organizzazioni e le imprese che si occupano di “green” dovrebbero, infatti, mettere in luce il proprio lavoro rivolto all’ecosostenibilità meglio e di più di quanto non facciano. Solo attraverso un cambiamento culturale possiamo infatti assistere a quella trasformazione del sistema produttivo e di consumo che auspichiamo da tanti anni e che lentamente sta prendendo sempre più piede. Per un individuo, un’impresa, un’istituzione, non basta quindi essere sostenibile, occorre anche farsi sentire, rendere nota la propria attività.

Nel merito ciò che occorre fare non è tanto parlare di verde, di idea o prodotto green, quanto piuttosto richiamare l’attenzione delle persone sul fatto che certe soluzioni sono sostenibili poiché combattono alla radice i problemi del prezzo dell’energia, dell’impatto sull’ambiente e dell’inquinamento, della cattiva alimentazione, vere cause della crisi globale che stiamo vivendo. Nella società attuale, condizionata dal tema caldo della sicurezza del lavoro, i temi ambientali rischiano di passare altrimenti in secondo piano, quando invece sembrano essere la migliore delle ricette per crescere, anche dal punto di vista dello sviluppo economico.

Assume rilevanza quindi non tanto il concetto di verde, quanto la coscienza di fare un lavoro o di produrre qualcosa in modo corretto, rispettoso. Un domani – emerge con forza dal dibattito che si è tenuto al Green Festival di Los Angeles qualche settimana fa –  la parola “verde” scomparirà. Non esisteranno più tecnologie o idee verdi. Esisterà soltanto un modo cosiddetto “migliore” di fare, di produrre, di pensare, nel rispetto dell’essere umano e del pianeta. Non ci riferiremo più ad uno stile di vita o a un’industria “green”, ma ad un sentire comune che guarda alla sostenibilità e all’innovazione tenendo ben presenti tutti i singoli aspetti relativi alla vita sul pianeta.

Un cambiamento, perciò, senza etichette, ma che pone al primo posto il dialogo con le persone in cui il ruolo della comunicazione diventa così quello di promotore di cambiamento nelle menti e nella cultura comune. Perché se la sostenibilità non è un evento ma uno stile di vita, bisogna che lo si faccia sapere in giro agli oramai sette miliardi di esseri umani che popolano il nostro pianeta. Di verde in meglio, quindi, questo è l’auspicio.

(Vincenzo Nizza)

Questo articolo è stato letto 6 volte.

ambiente, ecologia, green, Green festival 2011, innovazione ecocompatibile, sostenibilità

Comments (8)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Ecoseven è un prodotto di Ecomedianet S.r.l. Direzione e redazione: Lungotevere dei Mellini n. 44 - 00193 Roma
Registrazione presso il Tribunale di Roma n° 482/2010 del 31/12/2010.redazione@ecoseven.net