Terremoto, le due torri di Bologna sotto il controllo dell’Ingv

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Le torri di Bologna hanno retto bene al terremoto. Saranno monitorate da Ingv in continuo per un mese, per capire il comportamento delle torri in caso di scosse

Nonostante le ripetute scosse, la loro altezza, la pendenza e gli anni, le due torri bolognesi, la Garisenda e gli Asinelli, sono rimaste ferme durante il terremoto e solo ‘in una circostanza sono state acquisite informazioni durante l’oscillazione indotta dallo scuotimento sismico’. Entrambe le torri, infatti, hanno tollerato bene i recenti scuotimenti sismici, quelli del 20 e 29 maggio, senza mostrare evidenze che possano generare allarme.

Ed ora le due torri di Bologna verranno sottoposte ad un monitoraggio ‘in continuo’, non episodico dunque, per un mese intero, da parte dell’ Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia. Sei accelerometri triassiali, quattro sulla torre Asinelli e due sulla torre Garisenda, potranno svelare il comportamento dinamico in caso di terremoto del simbolo di Bologna.

Il monitoraggio delle torri sarà a costo zero per il Comune di Bologna e integra l’attuale sistema di controllo delle Torri Asinelli e Garisenza, fornito dalla Tecnoinn. Il monitoraggio dell’Ingv permetterà l’acquisizione continua di dati, che saranno raccolti per un primo periodo di un mese, eventualmente prorogabile, e successivamente analizzati dai tecnici del Comune di Bologna e da geologi e vulcanologi dell’Istituto.

(gc)

 

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