Meteo, verso l’unita’ dei servizi per la previsione del tempo

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Il Consiglio per la Ricerca e la sperimentazione in agricoltura l’Istituto di Climatologia e meteorologia applicata all’Agricoltura propongono un’unità d’Italia anche per quanto concerne i servizi meteorologioci e la salvagiardia del territorio

 

 

La frammentarietà dei servizi meteorologici italiani, divisi in diversi soggetti nazionali e regionali, potrà essere superata attraverso un coordinamento affidato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri e in particolare alla Protezione Civile.

Questa proposta  è stata formulata nel corso del convegno dal titolo: “L’Unità d’Italia e la spinta propulsiva all’unificazione dei servizi meteorologici nazionali a salvaguardia del territorio – Le catastrofi naturali e lo sviluppo dei servizi nazionali per l’ambiente",organizzato dal Consiglio per la Ricerca e la sperimentazione in agricoltura e dell’ Ist. di Climatologia e meteorologia applicata all’Agricoltura (CRA-CMA), a cui hanno partecipato diversi Enti di ricerca scientifici che si occupano di climatologia e meteorologia, quali l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), l’Ufficio Generale dello Spazio Aereo e Meteorologia dello Stato Maggiore, l’Università degli Studi di Milano, ARPA Emilia Romagna – Servizio Idro-Meteo-Clima, l’Istituto Superiore per la Ricerca Ambientale (ISPRA).

Oggi nel nostro Paese, nonostante i grandi progressi della scienza, conseguiti nell’ambito della ricerca meteorologica e le fitte reti di sorveglianza distribuite su tutto il territorio nazionale, esiste una grandissima quantità di soggetti che si dedica a questi studi, e questo pone difficoltà di carattere organizzativo ed economico.

Per la prima volta, dopo diversi anni in cui questa situazione sembrava bloccata per le esigenze specifiche dei diversi soggetti coinvolti, alcuni dei grandi attori hanno deciso di inviare una proposta al Governo da poco formatosi, proponendo uno stretto coordinamento e quindi un miglioramento delle sinergie.

Il Professor Bernardo De Bernardinis, presidente dell’ISPRA, ha proposto che tale coordinamento sia realizzato dalla Protezione Civile, la quale, per altro, già ora esercita un’efficace azione di armonizzazione nel corso delle emergenze. L’importante novità emersa nel convegno sta nel fatto che anche gli altri soggetti che storicamente si occupano di meteorologia e climatologia nel nostro paese, come l’Aeronautica Militare, il CRA-CMA, e alcuni servizi regionali presenti al simposio, quali per esempio l’Arpa dell’Emilia Romagna, della Sardegna, della Toscana, hanno aderito all’iniziativa.

Il convegno è stato anche l’occasione per ripercorrere l’evoluzione storica, oltre che dei servizi meteorologici, di quelli geodinamici e sismici. Il Dott. Graziano Ferrari, dell’INGV, ha passato in rassegna i momenti principali della storia della geofisica italiana dal 1600 ad oggi. (com)

 

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