Creare energia rinnovabile con delle nanoparticelle d’oro

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Gli scienziati hanno scoperto un metodo per produrre idrogeno dall’acqua che è quattro volte più efficiente rispetto ai metodi esistenti

Gli scienziati della Rutgers University-New Brunswick hanno raccontato, in uno studio recentemente pubblicato sulla rivista «Chem», di aver scoperto che se si rivestono con un semiconduttore di titanio delle nanoparticelle d’oro a forma di stella esse possono catturare l’energia dalla luce del sole per produrre idrogeno dall’acqua in un modo quattro volte più efficiente rispetto ai metodi esistenti. E, inoltre, hanno anche spiegato e dimostrato che il processo per la realizzazione del nuovo materiale può avvenire a bassa temperatura.

Il trucco sta tutto nelle punte della stella poiché questa forma rende possibile anche a lunghezze d’onda di luce a bassa energia nella gamma del visibile o degli infrarossi di eccitare un elettrone della nanoparticella. Quando questo accade, quando un raggio di luce «eccita» le particelle nel materiale, le punte iniettano efficientemente quell’elettrone nel semiconduttore dove può reagire con le molecole d’acqua per liberare l’idrogeno gassoso – un processo noto come fotocatalisi.

L’idrogeno, lo ricordiamo può essere utilizzato per immagazzinare l’energia solare e quindi essere bruciato per produrre energia quando il sole non splende.
Insomma, una tecnica davvero interessante e con un grande potenziale, visto che questa iniezione di elettroni caldi, oltre a generare idrogeno dall’acqua mediante fotocatalisi, potrebbe essere utile per convertire il biossido di carbonio e potrebbe avere anche altre applicazioni nell’industria solare o chimica.

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