Frigo, lavatrice, lavastoviglie, forno: come risparmiare energia in casa?

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Quando si parla di spreco di energia elettrica, vengono subito in mente le troppe volte in cui abbiamo dimenticato la luce accesa. Dimenticanze in percentuale minore rispetto al consumo di elettricità dei nostri elettrodomestici: frigorifero, lavatrice, forno e lavastoviglie

Forno, lavatrice, lavastoviglie: come farne a meno? Sono tutti, o quasi, indispensabili alla nostra quotidianità, tanto da incidere pesantemente sulla nostra bolletta. Ma c’è un modo per risparmiare qualche soldo e, al tempo stesso, contribuire a salvare l’ambiente? Se dobbiamo cambiare elettrodomestico, basta sceglierlo in base alla sua classe energetica (una suddivisione della scala di consumi degli apparecchi elettrodomestici che risponde a norme stabilite dall’Unione Europea).

 

 

Con le classi di efficienza energetica, che vanno dalla lettera A++ (consumi minori) alla lettera G (consumi massimi) e che variano a seconda della tipologia di elettrodomestico, si esprimono i consumi annuali in kW. Un modello A++, probabilmente avrà un prezzo maggiore rispetto ad altri, ma vi farà di sicuro tirare un sospiro di sollievo al momento della lettura della bolletta.

 

 

Se il nostro obiettivo, invece, è quello di tenere qualche euro in più in tasca, senza ricorrere all’acquisto di un nuovo modello, occorre per prima cosa imparare a fare un po’ di calcoli. Il forno, la lavastoviglie o la lavatrice, consumano più o meno energia elettrica a seconda del loro utilizzo. Per calcolarla è necessario utilizzare un misuratore di corrente, da collegare tra la presa e l’apparecchio. Ad esempio, l’energia impiegata da una lavatrice per scaldare l’acqua, è maggiore rispetto a quella utilizzata per effettuare il resto del lavaggio: il misuratore dovrà, quindi, al fine di fornire un quadro completo del consumo della lavatrice impostata con uno specifico programma di lavaggio, raccogliere dati dall’accensione allo spegnimento.

 

 

E durante l’utilizzo? Con un frigorifero, ad esempio, regoliamo il termostato su una posizione intermedia (5-7°C); lasciamo freddare i cibi caldi prima di metterli dentro; non dimentichiamoci mai di lasciarlo aperto; poniamolo nel punto meno caldo della cucina, lontano da fornelli, termosifone e finestra lasciando uno spazio di almeno 10 cm tra parete e apparecchio, per garantire la necessaria ventilazione. Poi, sbriniamolo regolarmente: uno strato di ghiaccio di 5 mm aumenta il consumo di energia del 30%. Con la lavatrice evitiamo innanzitutto, i programmi di lavaggio a temperature molto elevate (i germi vengono eliminati già a 60°); evitiamo il prelavaggio per la biancheria non molto sporca; usiamola sempre quando è piena (a meno che non vi sia la possibilità del “mezzo carico”). Infine, lo scaldabagno, forse quello che più contribuisce al consumo di elettricità: per risparmiare, regoliamo il termostato sui 40°C in estate e sui 60°C in inverno; utilizziamo un timer per farlo accendere 3-4 ore prima dell’uso, evitando che resti acceso quando non serve; installiamo l’apparecchio in bagno o in cucina, lontano da finestre e pareti fredde, in modo da evitare inutili dispersioni di calore; eliminiamo periodicamente dalla serpentina riscaldante i depositi calcarei, buoni solo ad aumentare i consumi.

(Flavia Dondolini)

 

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