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Casa fai da te: contro la crisi c’è l’autocostruzione

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La crisi ha fatto ritornare di moda l’autocostruzione della casa. L’esempio di Cesano, frazione di Senigallia

 

La voglia di una casa tutta propria fa a pugni, negli ultimi anni, con la crisi che attanaglia il nostro Paese. E se con il passare dei mesi il prezzo delle case scende sempre più, è vero che ottenere un mutuo con i contratti precari è proprio difficile.  La soluzione? Alcuni hanno gettato la spugna e hanno deciso di restare a casa dei genitori, altri hanno preso una casa in affitto e altri ancora hanno pensato al co-housing, alla condivisione di una casa (esempio: stanze da letto private, ma cucina e giardino in comune con gli altri condomini). Cè, poi, chi si è dato alla casa fai da te, alla costruzione di un appartamento con le proprie mani: la pratica tanto comune in Regno Unito, Irlanda e Nord Europa in generale e in voga in Italia negli anni del boom del mercato immobiliare, torna ad essere nel Bel Paese la soluzione pratica per costruire una propria abitazione.

È il caso, per esempio,  di alcuni cittadini di Cesano, frazione di Senigallia, provincia di Ancona, dove dal 17 novembre 2012 venti famiglie (per metà extracomunitarie) vivono in un condominio auto costruito su un terreno inserito in un Peep, piano edilizia economica popolare, venduto alle famiglie a un prezzo calmierato, nell’ambito di un progetto ministeriale finalizzato all’integrazione degli stranieri.

Gli abitanti hanno dato vita ad una cooperativa di auto-costruttori e indicato un soggetto che coordina i lavori: si tratta di un’Ati che ha come capofila Abn Perugia, consorzio di cooperative sociali, e che ha visto impegnato nel progetto di Senigallia il Consorzio Solidarietà: i lavoro sono iniziati il 21 agosto 2011 e finiti il 17 novembre 2012.  

 

Ogni famiglia futura abitante del condominio aveva l’obbligo di assicurare 20 ore di lavoro alla settimana: a costruire la casa vi erano anche molte donne. I costi, già ridotti, sono stati contenuti anche dal fatto che gli autocostruttori cucinavano in cantiere per tutti e che le persone della ditta dormivano in oratorio.

gc 

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