E’ possibile trattare la malattia di Lyme in modo naturale?

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Scopriamo insieme come potrebbe venirci incontro un approccio biocentrico

La malattia di Lyme (borreliosi) è una malattia di origine batterica, capace di diffondersi molto rapidamente a partire dal morso di una zecca infetta. Può anche causare artrite e problemi del sistema nervoso anche molti anni dopo la diagnosi iniziale.

I sintomi includono brividi, affaticamento, febbre, dolore alle articolazioni, muscoli doloranti, nausea e sudorazione intensa.

Per eliminare i microbi e le infezioni vengono prescritti, quasi sempre, antibiotici. Tuttavia, questi non tengono conto della composizione interna del corpo umano e della sua vulnerabilità.

Una combinazione di stress emotivo, mancanza di nutrienti e tossine può indebolire il sistema immunitario. Questo rende il corpo più vulnerabile a malattie infettive come questa.

Gli antibiotici aiutano l’organismo ma ritardano il recupero. In più, possono dare problemi al tratto intestinali, indebolendo il sistema immunitario.

Il fondatore di Hansa Center for Optimum Health Dr. David Jernigan ha dichiarato che l’obiettivo principale, nel trattamento della malattia di Lyme, dovrebbe essere quello di ripristinare il sistema immunitario del corpo.

Per questo ha suggerito che un approccio biocentrico, per il ripristino delle difese naturali, potebbe essere la soluzione. Con un intervento consistente, il corpo potrebbe da solo contrastare l’insorgenza della malattia, impedendo ai batteri di colonizzare l’organismo. Al momento si tratta di una teoria ma, vista la portata rivoluzionaria dell’idea, seguiranno presto ulteriori studi.

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