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Lo zafferano dalla cucina alla medicina

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L’antica spezia con proprietà antiossidante, più nota per il famigerato risotto, contribuisce a rallentare le malattie della vista, ma guai ad usare lo zafferano che si trova in commercio, le cure fai da te non sono sconsigliate.

Conosciuta comunemente come pregiata spezia color oro, ed impiegata in alcuni piatti della cucina mediterranea e nel più famoso dei risotti, si scopre contenere una delle chiavi per prevenire la perdita della vista in età avanzata. Sono queste le conclusioni di una ricerca condotta da un gruppo di studiosi guidati da Silvia Bisti, in collaborazione con l’Università degli Studi dell’Aquila, da cui è emerso che lo zafferano ha notevoli effetti sui geni che regolano le prestazioni delle cellule responsabili della vista. Dal test clinico, condotto sui malati di degenerazione maculare senile, è emerso che il trattamento precoce con un supplemento dietetico di zafferano può riparare i danni provocati alle cellule degli occhi. La ricerca ha dimostrato che la spezia estratta dal fiore di croco non solo protegge le cellule fotorecettrici dai danni, ma può anche rallentare, ed eventualmente annullare, il corso di malattie degenerative che portano progressivamente alla cecità, come la degenerazione maculare senile e la retinite pigmentosa. E’ sconsigliato tentare cure fai-da-te , magari con zafferano commerciale, in dosi e genuinità non conosciute. (M. C. A.)

 

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cucina, medicina, retina, riso, zafferano

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