L’amianto causa 4mila morti l’anno. Oggi la Giornata Mondiale

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Oggi si celebra la Giornata Mondiale delle vittime dell’amianto. Il materiale killer, messo al bando ben 23 anni fa, causa ancora 4 mila morti ogni anno

 

Si celebra oggi la Giornata Mondiale delle vittime dell’amianto, un materiale killer messo al bando ben 23 anni fa, ma che ancora provoca numerosi morti ogni anno. ‘A 23 anni dalla sua messa al bando, l’amianto causa 4 mila morti ogni anno in Italia. Enormi sono i ritardi per il censimento, la mappatura e gli interventi delle bonifiche con 32 milioni le tonnellate ancora presenti sul territorio’, riferisce Legambiente, che in occasione di questo 28 Aprile ha presentato un rapporto ad hoc, chiedendo un reale e concreto impegno del Governo.

Nonostante la pericolosità e la minaccia che deriva da questo materiale, infatti, secondo Legambiente mancano ancora i piani regionali anti-amianto in ‘Abruzzo, Calabria, Lazio, Molise, Puglia e Sardegna’. ‘Solo in 10 Regioni (Abruzzo, Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Marche, Piemonte, Puglia, Toscana, Umbria e Valle d’Aosta) indica oltre 230 mila strutture: gli edifici pubblici e privati contenenti amianto sarebbero più di 188.000 cui vanno aggiunti i 6.913 siti industriali e altre strutture contenenti’. Mentre ‘la mappatura dell’amianto presente sul territorio è stata conclusa solo da metà delle Regioni (Campania, Emilia Romagna, Liguria, Lombardia, Marche, Molise, Piemonte, Toscana, Umbria e Valle d’Aosta); è in fase di ultimazione nelle province autonome di Bolzano e Trento’. La Banca dati amianto, coordinata dal ministero dell’Ambiente, ‘riporta almeno 38.000 siti su tutto il territorio nazionale, con oltre 300 siti a maggior rischio’.

Secondo Legambiente ‘ancora 4 mila persone muoiono ogni anni in Italia per tutte le malattie asbesto correlate, con oltre 15 mila casi di mesotelioma maligno diagnosticato dal 1993 al 2008 (Registro nazionale mesotelioma di Inail)’.

 

Ed è per questo che ‘Il risanamento ambientale, la bonifica e il corretto smaltimento dei materiali contenenti amianto devono essere le priorità per portare a zero il rischio connesso con l’esposizione occorre un serio impegno da parte delle Regioni e degli altri enti locali e nazionali competenti. E’ urgente intervenire tanto sui grandi siti industriali quanto sugli edifici pubblici e privati’, ha dichiarato il responsabile scientifico di Legambiente, Giorgio Zampetti.

gc

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