Napoli, miseria e nobilta’. Riprende l’emergenza rifiuti e inizia la Mostra sul Tesoro di San Gennaro

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Napoli, eterno paradosso tra grandezza e dramma: in pochi giorni è ripresa l’ennesima emergenza rifiuti e proprio in questa settimana inizia la mostra sul Tesoro di San Gennaro che teoricamente potrebbe attirare turisti da tutto il mondo, un tesoro, quello del santo protettore, con un valore più importante di quello dello Zar di Russia o della Regina d’Inghilterra

Ci verrebbe quasi da dire che ci siamo abituati, ma non sarebbe il nostro caso. A Napoli ricomincia l’emergenza rifiuti e proprio in questi giorni inizia una mostra dal valore simbolico inestimabile sul Tesoro di San Gennaro. Come dire miseria e nobiltà, i due volti che da sempre hanno contraddistinto la capitale partenopea nella sua storia. Diamo un’occhiata alla cronaca intanto. La discarica di Chiaiano chiude, nonostante le tante rassicurazioni in merito, ed a Napoli tornano i rifiuti per le strade. E con i primi caldi la situazione si sta facendo allarmante. Ammassate a terra, soprattutto in periferia, ci sono circa 1.600 tonnellate di immondizia, nonostante gli interventi straordinari di raccolta. Diversi roghi hanno richiesto l’intervento dei Vigili del Fuoco, e l’amministrazione prova a correre ai ripari con interventi straordinari di igiene, disinfestazione e derattizzazione. E mentre la città soffoca, la politica si divide, con uno scambio di accuse sulle responsabilità di questa ennesima emergenza, con scambi di accuse tra comune, regione e provincia. Paradossalmente – ma non troppo – proprio in questi giorni a Napoli apre la Mostra del Tesoro di San Gennaro. Un tesoro più importante – per valore economico e artistico – di quello della Regina d’Inghilterra o dello zar di Russia. Oltre 20 mila opere “spalmate” su circa sette secoli, frutto di donazioni di Papi, imperatori, re. Una mole impressionante di testimonianze storico-culturali. Centocinquanta di questi oggetti che compongono il famoso “Tesoro di San Gennaro” – alcuni tra i più “riservati” –, saranno esposti dal 9 aprile al 12 giugno in sei diversi siti museali, a Napoli. Capolavori in argento, oro, legno, madreperla, quadri, monili, corone, pietre preziose di tutti i tipi e tutte le forme, che saranno offerti al pubblico. Insieme al pezzo forte della mostra: la collana probabilmente più preziosa del mondo, composta da 13 maglie in oro massiccio tempestate di 700 diamanti, 276 rubini e 92 smeraldi, alla quale i re e le regine di Napoli e poi i re e le regine d’Italia hanno fatto appendere croci, crocette, verghette, pendenti e persino anelli, tutti rigorosamente incastonati di diamanti, zaffiri e smeraldi. Per l’occasione riapriranno anche luoghi dall’immenso valore artistico, come il Complesso Monumentale dei Girolamini o l’antica Porta del Duomo. Si tratta di un evento epocale: la mostra è organizzata dal Museo del Tesoro di San Gennaro con la collaborazione della Soprintendenza speciale per il patrimonio storico, artistico, etnoantropologico e per il polo museale della città di Napoli, e ha ricevuto l’Alto Patronato del presidente della Repubblica e della presidenza del Senato. (umberto di giacomo, valerio giardinelli)

 
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