Isole Egadi: diminuisce pesca illegale

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Diminuisce la pesca illegale alle isole egadi. I dati relativi ai segnali blue-box

 

 

 

 

La pesca illegale nell’area marina protetta delle isole Egadi è dimezzata, secondo quanto si apprende dalla direzione dell’Amp ‘Isole Egadi’, che ha consultato i dati relativi ai segnali blue-box, i dispositivi satellitari per la rilevazione della posizione delle motobarche da pesca di lunghezza superiore ai 15 metri.

 

 

I dati hanno rilevato una riduzione di oltre il 57% per le zone di massima tutela (dove tali violazioni sono reato), di oltre il 30% in zona B (divieto parziale) e del 28% in zona C(dove è consentito solo il transito delle barche a strascico, previa autorizzazione). ‘Un risultato eccezionale ­ dice il sindaco di Favignana e presidente dell’Amp, Giuseppe Pagoto – raggiunto grazie ad un mix di fattori a cominciare dal posizionamento attorno alle coste dell’isola di Favignana, nel giugno 2013, dei dissuasori antistrascico, finanziati dal Ministero dell’Ambiente’. ‘Si tratta ­ dice il direttore dell’Amp, Stefano Donati ­ di sistemi di deterrenza passiva, anche ripopolanti, che scoraggiano le violazioni, poiché fanno perdere le reti ai pescatori abusivi; ma hanno contribuito a questo risultato anche la continua presenza in mare del nostro personale, le azioni di denuncia e le revoche delle autorizzazioni, per i casi più gravi. Abbiamo anche registrato una maggiore consapevolezza da parte dei pescatori ed è cresciuto il dialogo con tutta la categoria, dalle cooperative, alle Associazioni, fino ai Consorzi’.

gc

 

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Egadi, pesca, pesca illegale, sindaco di Favignana

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