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Da discarica a Oasi della Biodiversità: l’esempio vincente dell’Italia

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Grazie ad un importante progetto nazionale, la discarica “La Cornacchia” è diventata Oasi della Biodiversità

 

Un’Italia da esempio: è stata inaugurata, a Moie di Maiolati Spontini, l’Oasi della Biodiversità presso la discarica “La Cornacchia”, gestita da Sogenus. Il progetto è rivoluzionario, nato nel 2011: obiettivo è il recupero della biodiversità locale all’interno di un impianto per lo smaltimento dei rifiuti.

La riqualificazione è avvenuta nel rispetto delle normative vigenti, grazie a Sogenus e alle ricerche condotte dall’Orto Botanico “Selva di Gallignano” e da C.Re.Ha. Nature Soc. Coop., spin off dell’Università Politecnica delle Marche. Il primo paso di questo percorso è stato ridurre completamente l’impatto ambientale della discarica, ripristinando gli equilibri strutturali e funzionali dell’ecosistema. È stata realizzata una copertura vegetale, piantumando in 104 aiuole, 13.956 piantine di specie tipiche dell’ambiente collinare marchigiano autoctono.

All’interno della discarica, i responsabili di progetto, hanno dato vita ad un centro di salvaguardia e di diffusione della biodiversità: sono state messe a dimora specie erbacee e arbustive di notevole interesse mellifero e paesaggistico per innalzare la qualità ambientale e creare un vero e proprio giardino didattico.

 

Ruolo importante è riservato alle api, che segnalano lo stress ambientale da inquinamento chimico (prodotti fitosanitari, metalli pesanti e radionuclidi). All’interno dell’Oasi, è stata realizzata una stazione di biomonitoraggio composta da due arnie: ogni settimana vengono conteggiate le api morte che, al superamento della soglia critica pari a 200 esemplari, vengono sottoposte ad analisi cliniche per rilevare eventuali prodotti fitosanitari.

gc

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alimentazione, Biodiversità, discarica, discarica La Cornacchia, diversità

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