Dal produttore al negozio: quanto è il vero costo delle scarpe da ginnastica?

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Quanto incide la produzione? Quanto il marketing? E quanto rimane in tasca al negoziante?

Chi non ha un paio di scarpe da ginnastica? Ormai sono di moda, le indossano tutti, anche chi non è un patito della corsa o della palestra. 

Le marche sono numerose e ancora di più i modelli. Il costo non è indifferente: le marche più blasonate le mettono in vendita a una media di cento euro, che possono arrivare quasi al doppio per i modelli di punta con caratteristiche tecniche avanzate.

Solereview.com ha provato a fare i conti in tasca ai produttori di scarpe da running. Fatto 100 il prezzo di un paio di scarpe in negozio, dobbiamo calcolare che circa la metà va al negoziante, il quale ha il suo margine e deve coprire i costi del punto vendita e del personale. Il costo di produzione incide per circa il 20%, mentre l’8% di quello che paghiamo copre le spese di marketing. Se poi contiamo altre ‘spese’, come gli oneri doganali, si rileva un margine di profitto che va tra il 2% e il 5% per l’azienda produttrice.
Ovviamente l’azienda ragiona su milioni di paia e quindi profitti si moltiplicano.
Sul lato negoziante, tolte tutte le spese, rimane un guadagno netto che si attesta a circa il 6% del costo finale che paghiamo quando ce ne usciamo dal negozio con le nostre scarpe nuove.

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