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I cani visualizzano quello che odorano

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E se quello che odorano non corrisponde alla loro idea, ne rimangono sorpresi

C’è molto interesse per le abilità cognitive dei cani domestici, ma la maggior parte delle conoscenze attuali su quanto i cani comprendano del loro ambiente è limitata alla modalità visiva o uditiva. Nonostante sia celebre il fiuto dei cani e ci siano racconti, a riguardo, davvero molto interessanti, fino ad oggi non era chiaro se loro attribuissero a un odore un’origine precisa, ossia se ne associassero un’immagine mentale.

Ebbene sì. Secondo una ricerca di Juliane Bräuer e Julia Belger dal titolo “A ball is not a Kong: Odor representation and search behavior in domestic dogs (Canis familiaris) of different education.”, i cani rappresentano ciò che odorano indipendentemente dal loro background educativo.

Cosa accade quindi quando, trovata l’origine dell’odore, questa non corrisponde a quello che si immaginavano? Ne rimangono sorpresi.

“Dalle mie precedenti ricerche, sapevo che la sorpresa sarebbe stata misurabile, in quanto i cani si sarebbero comportati diversamente nella condizione di sorpresa di quanto non avrebbero fatto in condizioni normali”, ha Juliane Bräuer. “Infatti, alcuni cani hanno mostrato un comportamento interessante, che abbiamo chiamato “esitazione”. Anche se ovviamente avevano notato il giocattolo, continuavano a cercare.”

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cani, naso, olfatto, visualizzazione

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