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Fecondazione eterologa: gratis, ma solo per donne fertili

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La fecondazione eterologa sarà gratuita o con ticket, ma solo per donne potenzialmente fertili

 

La fecondazione eterologa sarà gratuita o con ticket, prevista cioè nei Livelli essenziali di assistenza (Lea), ma solo per donne potenzialmente fertili. È arrivato il primo via libera dalle regioni: tecnici e funzionari regionali hanno trovato l’accordo nel documento tecnico varato ieri e che oggi sarà portato all’attenzione dei presidenti delle Regioni.

Le altre linee guida della norma sulla fecondazione eterologa prevedono che il nato abbia lo stesso colore di pelle della coppia ricevente. Per quanto possibile si manterrà, cioè, lo stesso fenotipo della coppia ricevente in relazione al colore della pelle, dei capelli e anche rispetto al gruppo sanguigno.

Il bambino avrà la possibilità di chiedere di conoscere l’identità del padre o madre biologici una volta compiuti i 25 anni di età: verrà contattato il donatore e, se lo decide, potrà rivelare la propria identità. Nel caso di anonimato del donatore, si potrà risalire a notizie relativi ad aspetti genetici del donatore solo per esigenze mediche del nato. 

Non solo. Il documento prevede  precisi test ed esami clinici per i donatori e l’istituzione di un Registro dei donatori. Tutte le norme sono in linea con i contenuti della delibera già approvata dalla Regione toscana e che dà il via libera all’eterologa nei centri pubblici della Regione.

‘E’ un ottimo documento, che permetterà di dare vita ad un percorso unitario’, afferma il presidente dell’Umbria, Catiuscia Marini, alla fine della riunione degli assessori alla Sanità (in quanto ha la delega alla materia). ‘Sono molto soddisfatta, il clima è stato collaborativo. D’altra parte – ragiona Marini – c’è una sentenza dettagliata della Consulta e il rischio era che partissero i centri privati ma non potessero farli, senza linee guida, quelli pubblici. Il che era assurdo’.

‘Le Regioni fanno bene a lavorare insieme per trovare una linea comune ma una legge è necessaria’ ha detto il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin al canale televisivo Tgcom in riferimento all’incontro di domani delle Regioni. Per il ministro occorrono alcune garanzie come la certezza dei donatori e la sicurezza degli stessi, la fissazione di un numero massimo di donazioni e un registro nazionale anonimo. Ma, a prescindere da ciò, una legge per il titolare della Salute è ‘necessaria anche per l’inserimento dell’eterologa nei Lea e in materia di ticket. Ho inviato la bozza di decreto a Camera e Senato e auspico che il lavoro parlamentare sia veloce’.

 

‘Non c’è nessun centro autorizzato’, ha poi precisato la Lorenzin ‘Ho avviato un gruppo di lavoro per un Piano nazionale sulla fertilità. In Italia non nascono più bambini da anni. E se continua così nel nostro futuro sarà a rischio anche la nostra economia. Ci sono tanti motivi per cui non nascono i bambini ma credo sia opportuno partire dagli aspetti sanitari. Dobbiamo iniziare ad informare i giovani’.

gc 

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